Asta 117 / Lotto n° 668
( NAPOLI 1607 - 1656 )
Santa Caterina d’Alessandria, entro cornice Il dipinto replica, sebbene in dimensioni ridotte, quello esitato a Firenze in asta Pandolfini il 2 ottobre 2019 (a pendant di una Santa Dorotea) che è stato eseguito dal pittore napoletano Francesco de Rosa, noto come Pacecco. Purtroppo l’opera mostra ridipinture moderne attraverso le quali è stato tentato di mascherare, forse allargandosi più del dovuto, una piega orizzontale che corre tra il mento e il labbro inferiore. Tali interventi hanno offuscando la vera qualità pittorica dell’opera, la quale invece si osserva nei punti di migliore conservazione, come la parte bassa del panneggio, la mano e la parte sinistra del volto. L’opera, nonostante i restauri, è tuttavia da considerarsi una variante autografa, non solo per l’assenza nel corpus pittorico di Pacecco di copie realizzate da seguaci, ma soprattutto dall’usanza dell’artista di replicare le sue composizioni. In merito si menzionano: la Flora del Kunsthistorisches Museum di Vienna e della Galleria antiquaria Currier di Napoli; il Compianto della Quadreria del Gesù Nuovo e della Chiesa della Nunziatella, entrambi a Napoli; la Madonna della Purità nel Museo Lazaro Galdiano a Madrid e nella chiesa dei Santissimi Cosma e Damiano a Conversano; il San Giovanni Evangelista del Bob Jones University Museum di Greenville e del già Christie's nel 1989; la Strage degli Innocenti nel Philadelphia Museum of Art e nella chiesa di Santa Margherita a Parigi. Pacecco iniziò come pittore nella bottega di Filippo Vitale (1585-1650), marito in seconde nozze di sua madre, dal quale fu avviato alla sperimentazione di soluzioni in chiave naturalista, come documentano alcune tele realizzate in collaborazione con lo stesso Vitale. Successivamente, Pacecco si accostò sensibilmente al fare moderatamente classicista di Massimo Stanzione (1585-1656), raggiungendo risultati di notevole eleganza formale e chiarezza compositiva. In questa fase, nella quale è da inserire l’opera in esame, si riscontrano anche elementi di derivazione 'neoveneta', una tendenza comune nella seconda metà degli anni Trenta del Seicento, con un accentuato impreziosimento delle materie cromatiche, in particolare nella resa di panni e vesti finemente damascate.
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm 82x65,5
Base d'asta
€ 1.400