Asta 127 / Lotto n° 555

Giovanni Andrea Sirani, attr.

 (  BOLOGNA  1610   -  1670  )


Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria

Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria, con cornice Salvator Rosa coeva con modifiche aggiunte nel sec. XIX. Il dipinto, accompagnato da una attribuzione collezionistica a Giovanni Andrea Sirani (1610-1670), è circoscrivibile nel pieno periodo barocco bolognese di metà Seicento incarnato dalla scuola dei Carracci o dalle grandi industrie pittoriche dirette da Guido Reni e da Guercino. È nella scuola del Reni che si forma e si distingue il Sirani come valente disegnatore ed epigono della maniera del Maestro, sebbene che, dopo la sua morte, Giovanni Andrea ebbe modo di sviluppare un linguaggio artistico più personale, fino a raggiungere uno stile autonomo caratterizzato da un uso più marcato del colore e da un taglio specifico delle sue composizioni col quale vengono ritratte le figure. Infatti questi era solito inquadrare i personaggi quasi fino al ginocchio e disporre due o più figure fronteggiate in esplicita posa dialettica. Molteplici sono in punti di contatto della nostra opera con la produzione del Sirani, soprattutto per quanto concerne la freschezza disegnativa e la squillante cromia dei colori, come è possibile stabilire dal confronto con la ‘Madonna col Bambino e S.Giovannino’ presso la Collezione della Cassa di Risparmio di Cesena, già assegnata alla figlia Elisabetta Sirani. Tuttavia va evidenziato come il nostro dipinto si avvicini anche a quei moduli stilistici del periodo tardo-barocco incarnato dalla figura di Lorenzo Pasinelli (1629-1700) e della sua vasta scuola, in particolare al pittore Giovanni Gioseffo dal Sole (1654-1719). Esemplificativo è il modo di rappresentare il volto e le mani affusolate riscontrabile nella ‘Artemisia’ sempre della Collezione della Cassa di Risparmio di Cesena. Pertanto il qualitativo dipinto qui offerto, sebbene la sua alta qualità pittorica sia soffocata dallo sporco e dall’ossidazione delle antiche vernici facilmente removibili, si pone come uno splendido esempio di cultura barocca bolognese da restituire senza ombra di dubbio ad uno dei maggiori maestri attivi tra il 1640 e il 1670.

Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm118x92

Base d'asta
€ 20.000

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