Asta 132 / Lotto n° 889

Tiberio Tinelli

 (  VENEZIA  1586   -  1638  )


Ritratto di un ecclesiastico

Ritratto di un ecclesiastico, con cornice. Allegata perizia del Dr. Eduard A. Safarik, datata 23 ottobre 1975. Il dipinto è stato attribuito da Eduard A. Safarik a Tibero Tinelli, pittore che ha contribuito al rinnovamento della ritrattistica veneziana tra il terzo e il quarto decennio del Seicento, unendo la tradizione neocinquecentesca di Girolamo Bassano (1566-1621) e quella ormai pienamente seicentesca di Girolamo Forabosco (1605-1679). La ritrattistica di Tinelli si aprì dagli anni Venti alle novità pittoriche che andavano affermandosi a Venezia, da Alessandro Varotari (1588-1649) ad Antoon van Dyck (1599- 1641), giunto in Italia nel 1622. La committenza che si rivolgeva a Tinelli si fece con il tempo sempre più prestigiosa, tanto che egli lavorò per il magistrato del Piovego a palazzo ducale e per i membri dell’alta burocrazia veneziana, come Ottaviano de’ Medici, segretario del Senato e ricco collezionista. Altri suoi committenti furono i membri dell’avvocatura comunale quali Alessandro Valier, Bernardo Marcello e Pietro Gradenigo. Nell’ impostazione spaziale della tela Tinelli pare avvicinarsi a Giovanni Bernardo Carbone (1616-1683), cosi come al gusto di Van Dyck nell’eleganza della composizione, pur rispettando lo schema convenzionale dei ritratti di palazzo. L’opera in esame mostra forti tangenze con il Ritratto di Luigi Molin (Venezia, Galleria dell’Accademia) eseguito da Tinelli nel 1638.

Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm129x102

Base d'asta
€ 9.500

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