Asta 138 / Lotto n° 713
( 1900 - 1995 )
Santa Rosa da Viterbo. Entrando nella Basilica Santuario di Santa Rosa, proprio davanti alla gradinata che porta l’urna della Santa su un piedistallo possiamo vedere ed ammirare una statua di marmo bianco. Si tratta dell’ opera dello scultore Francesco Messina. A tempo giravano le voci che Messina si fosse convertito scolpendo l’immagine di Santa Rosa. Sembra che lo scultore, comunque cattolico e con amicizie con personaggi come il cardinal Schuster arcivescovo di Milano, avesse cambiato radicalmente la sua vita, dopo l’esecuzione di questa statua. La conferma viene proprio da una pagina che riguarda la storia della statua della patrona di Viterbo, conservata nell'archivio del monastero. L’incontro con “la sacra spoglia” – come la definisce lo scultore nella sua autobiografia – è stato sconvolgente. Subito immagina nella sua mente, la giovane rosa raffigurata nel bianco marmo. Una folgorazione. Tornando a Milano, trova una piccola modella nella figlia di un amico, ed inizia a modellare il bozzetto. Successivamente si reca a Carrara e tra tanti blocchi di marmo, ne trova uno color avorio, estratto da una falda cristallina. Francesco Messina terminata la statua di Santa Rosa, decide di donarla al Santuario.
Firma Al verso etichetta della XXII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte - Venezia, con titolo, firma, e provenienza1940- XVIII
Tecnica: Scultura in cera
Dimensioni: 68x18,5x18
Provenienza Provenienza: l'autore
Base d'asta
€ 1.800