Pittore veneziano del sec. XVIII
Giovane che sguaina una spada
Giovane che sguaina una spada. L’iconografia dello Spadaccino è stata affrontata in ambito veneto unicamente da Giovanni Battista Piazzetta (Venezia, 1683-1754), nel dipinto autografo presso Milano, Ponte, 10-10-2012 (una replica di bottega presso Vienna, Dorotheum, 25-04-2017; una copia presso New York, Sotheby's, 28-01-2022), e da Domenico Fedeli detto Maggiotto (Venezia, 1712-1794) nell’ esemplare in collezione Sergio Zanutto di Venezia (una copia presso Brescia, Capitolium, 12-10-2021; 15-06-2021; 09-03-2021). Domenico Fedeli frequentò lo studio di Giovanni Battista Piazzetta (Venezia, 1682 - 1754) nel 1622 e a differenza di altri suoi coetanei, non si mosse mai da Venezia, articolando la formazione pittorica sull'opera del maestro e sulla pittura fiamminga del Seicento. L'artista rimase fedele al chiaroscuro piazzettesco dalle tonalità bruno-rossastre, rielaborandone con abilità il repertorio iconografico e tecnico, eseguendo tele di tema storico e religioso, ritratti aulici e allegorie profane, prediligendo però i soggetti bucolici e popolari. In seguito alla morte del maestro avvenuta nel 1754, avvia un'autonoma attività e in questo periodo Maggiotto trova negli esiti formali del collega Giuseppe Angeli le adeguate suggestioni per affrancarsi dai modi del Piazzetta, schiarendo la tavolozza con delicate sfumature, dedicandosi sempre più a dipingere scene di genere e busti avendo a mente gli esempi olandesi. Nel nostro caso, l'autore esibisce certamente il suo interesse nei confronti dell'arte nordica e l'intenso carattere piazzettesco suggerisce una datazione precoce.
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm44,5x36,5
Base d'asta € 1.300