Pittore veronese del sec. XVII/XVIII
Madonna col Bambino e SS. Girolamo e Francesco
Madonna col Bambino e SS. Girolamo e Francesco, con cornice. Il presente dipinto costituisce l’unica opera ad oggi nota di Domenico Pandolfi, veronese, che si spense giovanissimo all’età di 22 anni e che è ricordato dalle fonti dell'epoca come un valente pittore. L’opera è stata eseguita all’età di diciassette anni e probabilmente era destinata ad un collezionista, o a un’istituzione, gesuita per via della presenza delle iniziali IHS a tergo della tela originale. Per via del suo carattere ‘non finito’, soprattutto sul lato lungo destro, non si esclude la possibilità che il dipinto possa costituire una modelletto preparatorio per una pala d’altare non ancora identificata. Lo stile pittorico risente ancora della lezione carraccesca appresa senza dubbio dal proprio maestro Alessandro Marchesini (1663-1738), allievo a Bologna di Carlo Cignani, a sua volta formatosi con Annibale Carracci. Le uniche e più esaustive informazioni biografiche su Domenico Pandolfi ci giungono dal biografo Dal Pozzo (1718) e dal pittore Giovan Battista Cignaroli (1749) a cui sembrano poi attingere i biografi contemporanei e successivi (Lanceni, 1720; Biancolini, 1749; Zannandreis, 1891). Questi ci informano che il Pandolfi nacque a Verona nel 1682 da Antonio Pandolfi ed entrò giovinetto alla scuola di Alessandro Marchesini dove stette per molti anni per apprendervi il disegno finché impossessatone a sufficienza poté passare al colorito eseguendo alcune opere pubbliche. Giovan Battista Cignaroli ebbe modo di definirlo come uno «stupendo talento». Le esigue opere ricordate dalle fonti sono purtroppo ad oggi disperse: nella chiesa di Santa Toscana a Verona è menzionata una pala laterale, su tavola, rappresentante Nostra Signora e San Gaetano; in San Vitale eseguì una Annunciazione in due dipinti posti nel prospetto della Cappella Maggiore, ma questa chiesa, poiché soggetta alle esondazioni dell’Adige, nel 1782 fu trasformata in proprietà privata e il titolo di parrocchiale venne trasferito nella chiesa di Santa Maria del Paradiso facendo perdere le tracce delle due opere (Zannandreis, 1891); si ricordano altre pitture in alcune chiese di Legnago, in provincia di Verona, non meglio specificate e numerosi altri dipinti in collezioni private veronesi. Dai registri della Sanità si è trovato che il Pandolfi morì all’età 22 anni il giorno 2 ottobre 1704 e fu sepolto nella, già citata, chiesa di San Vitale.
Bibliografia di riferimento:
B. dal Pozzo, Le vite de'pittori degli scultori et architetti veronesi, 1718, p.19.
G.B. Lanceni, Ricreazione pittorica, ossia, Notizia universale delle pitture nelle chiese e luoghi pubblici della città e diocesi di Verona, 1720, pp.236, 249.
G. Biancolini, Notizie storiche delle chiese de Verona. 2 Voll., 1749, Vol.I, p.370; Vol.II, p.585.
G. B. Cignaroli, Serie dei pittori veronesi, 1749 (raccolta da G. B. Biancolini e pubblicata in ‘Cronica della città di Verona descritta da Pier Zagata’. Supplementi, II, 2, p.227).
D. Zannandreis, Le vite dei pittori, scultori e architetti veronesi, 1891, pp.358-359.
Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler des XX. Jahrhunderts, 1907-1950, pp.
R. Brenzoni, Dizionario di artisti veneti. Pittori, scultori e architetti, etc. dal XIII al XVIII secolo, Leo S. Olschki, 1972, p.226.
F. Dal Forno, Case e Palazzi di Verona, Banca Mutua Popolare di Verona, 1973, p.56.
AA.VV., Atti e memorie dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona. Vol.169, Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, 1995, p.402.
E. Negro - N. Roio, Alessandro Marchesini (1663-1738), Artioli, 2010, p.22.
AA.VV., I pittori dell’Accademia di Verona (1764-1813), AntigaEdizioni, 2011, p.20.
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm64x47
Base d'asta € 1.500