Elegante bracciale in oro bianco 18Kt con diamanti

Elegante bracciale in oro bianco 18Kt con diamanti di piccole dimensioni di circa 2,80 carati. Peso gr. 35,8. Lungh. cm17,5. Allegata dichiarazione di autenticità del perito Federico Perinelli della gioielleria Lo Smeraldo

Scuola veneta di inizio del XVII sec.

Allegoria della Geometria

Allegoria della Geometria, con cornice

Technique: Olio su tela
Size: cm44x56

Coppia di rari vasi ad anfora in breccia di marmo

Coppia di rari vasi ad anfora in breccia di marmo dorata con doppie anse a serpente, fascia scolpita con foglie d'acanto, fondo baccellato su collo scanalato poggiante su base quadrata. Italia, periodo Carlo X. Alt. cm101 (restauri alle anse a serpente, alla collo di una base e scheggiature)

Scuola francese del sec. XVIII

Suonatore; gentiluomo

Suonatore; gentiluomo, con cornici

Technique: Coppia di dipinti ad olio su tela
Size: cm109x45

Carlo Levi

 ( 1902   -  1975  )

Paesaggio ad Alassio, 1966

Paesaggio ad Alassio, 1966, con cornice. Allegata autentica su foto datata 10/10/83 di Enrico Paulucci

Technique: Olio su tela
Size: cm50x60

Pierre Philippe Thomire (1751-1843) attr. Grande coppia di candelabri

Pierre Philippe Thomire (1751-1843) attr. Grande coppia di candelabri ad otto braccia in bronzo dorato sorretti da vittorie alate in bronzo brunito poggianti su sfere, piedistallo quadrato decorato con vasi fioriti e figure classiche. Parigi, periodo Carlo X. Alt. cm115

Fulvio Bianconi (1915-1996). Vaso Ritagli

Fulvio Bianconi (1915-1996). Vaso Ritagli in vetro verde iridato, per Venini. Alt. cm32

Elegante solitario in oro bianco 18Kt con diamanti

Elegante solitario in oro bianco 18Kt con diamanti taglio antico di circa 1,30 carati. Peso gr. 3,6. Misura 13. Allegata dichiarazione di autenticità del perito Federico Perinelli della gioielleria Lo Smeraldo

Antonio Corpora

 ( TUNISI  1909   -  ROMA  2004  )

Le barche, 1946

Le barche, 1946, con cornice. Allegata autentica su foto dell'artista datata 16-11-1984

Technique: Tempera su cartone
Size: cm54x38

Alessio Issupoff

 ( VJATKA  1889   -  ROMA  1957  )

Paesaggio con cavalli e personaggi

Paesaggio con cavalli e personaggi, con cornice

Technique: Olio su tavola
Size: cm18x35,5

Jacopo Chimenti (Empoli, 1551-1640), attr.

Allegoria dell'Ingegno

Allegoria dell'Ingegno, con cornice coeva. Non sarebbe errato riconoscere nel dipinto in esame un ritratto di un membro di una famiglia fiorentina, dal pregiato abbigliamento, nelle vesti allegoriche dell’Ingegno. Lo stile con cui è dipinto risente ancora della "riforma" di Santi di Tito sebbene mostri già quel purismo tanto caro alla politica medicea che troverà il Jacopo Chimenti (1551-1640) un valido rappresentante. Come Santi di Tito anch’egli fu un valido ritrattista e sebbene fu un ligio rispettoso delle regole artistiche post-tridentine non mancano nella sua produzione composizioni allegoriche, come i quattro esemplari del Musée Fesch ad Ajaccio. Queste condividono con il dipinto esaminato la medesima attenzione per i dettagli delle vesti, per il paesaggio rappresentato ancora a volo d’uccello dai toni verdini-argentei e la presenza in basso dei cartigli esplicativi. La rappresentazione dell’Ingegno è particolarmente rara in pittura e si ricorda, sempre in ambito fiorentino, una diversa redazione a livello iconografico spettante a Francesco Bianchi Buonavita (1593-1658) e conservata nel Museo di Casa Buonarroti.

Technique: Olio su tela
Size: cm180x136

Servizio di posate in argento sterling, Gorham New York, fine sec. XIX

Servizio di posate in argento sterling con monogramma inciso, composto da 12 forchette, 12 cucchiai e 12 coltelli, 12 forchette da insalata, 24 cucchiai medi, 12 palette da gelato, 12 forchettine da cocktail, 12 cucchiaini da dolce, 12 coltelli da burro e nove posate di servizio, completo di scatola in legno originale a due cassetti. Bolli New York, argentiere Gorham, fine sec, XIX. Peso tot., esclusi 12 coltelli ed una posata di servizio, gr. 4250

Scuola lombarda del sec. XVI

Giuditta e la testa di Oloferne

Giuditta e la testa di Oloferne, con cornice

Technique: Olio su tavola
Size: cm85X65

Alessio Issupoff

 ( VJATKA  1889   -  ROMA  1957  )

Paesaggio con cavalli e contadini

Paesaggio con cavalli e contadini, con cornice

Technique: Olio su tavola
Size: cm22x28

Serie di dodici sottopiatti in argento

Serie di dodici sottopiatti in argento a corpo liscio. Peso tot. gr. 6820 (assenza di bolli)

Scuola di Sebastiano Conca (Gaeta, 1680- Napoli, 1764)

Allegoria della Prudenza e della Fortezza

Allegoria della Prudenza e della Fortezza, cornice. Allegata perizia di Maurizio Marini con attribuzione a Sebastiano Conca. Il dipinto costituisce una replica di scuola di quello ubicato a New York presso la Central Picture Gallery, concepito a pendant dell’Allegoria della Giustizia e della Temperanza trionfanti sulla Menzogna conservato sempre presso il medesimo museo. Evidentemente queste Allegorie, eseguite intorno al 1740, riscossero all’epoca grande fortuna dato che si ricordano diverse repliche: della Giustizia e della Temperanza sono note oggi almeno sei repliche, non autografe ma di scuola, mentre della Prudenza e della Fortezza ne sono note solamente due, sempre da restituire alla scuola del Conca, a cui va aggiunta quella in esame

Technique: Olio su tela
Size: cm62x74

Elegante anello solitario in oro bianco 18Kt con diamante

Elegante anello solitario in oro bianco 18Kt con diamante taglio brillante di circa 0,96 carati, colore I, purezza VVS1. Peso gr. 6,1. Misura 9. Allegato certificato di autenticità di Gem Trade Laboratory

Emilio Scanavino

 ( GENOVA  1922   -  MILANO  1986  )

Tramatura

Tramatura. Pubblicata sul catalogo generale dell’artista Emilio Scanavino nell’anno 1976 al numero 9.

Technique: Olio su tela
Size: cm41x33

Antonio Corpora

 ( TUNISI  1909   -  ROMA  2004  )

Giardino d'Oriente, 1990

Giardino d'Oriente, 1990, con cornice. Allegata autentica su foto dell'artista datata 15-6-1990

Technique: Acrilico su tela
Size: cm81x65

Scuola veneta del sec. XVIII

Battaglia

Battaglia, con cornice coeva. Il dipinto è una replica autografa di quello di Francesco Simonini (Parma, 1686 – Venezia, 1753/55) esitato a Parigi presso Vincent Wapler il 18 giugno 2014, Lot.31. (Tela, cm 35x72).

Technique: Olio su tela
Size: cm 38x47,5

Trumeau lastronato in legno e radica di noce del sec. XVIII

Trumeau lastronato in legno e radica di noce con filettature in legni chiari, due sportelli a specchio superiori con all'interno nove cassettini, uno sportello centrale vani a giorno, calatoia con all'interno quattro cassettini, vano a giorno centrale ed un segreto, tre cassetti mossi inferiori. Veneto, sec. XVIII. cm232x116x61 (restauri e sostituzioni)

Giovan Gioseffo Dal Sole

 ( BOLOGNA  1654   -  BOLOGNA  1719  )

Apollo e Dafne

Apollo e Dafne, con cornice coeva. Lo splendido abbozzo eseguito ad olio su carta si colloca entro le migliori pratiche processuali ed espressive della Bologna di fine Seicento. L’uso del monocoromo si diffonde a partire dagli esempi di Simone Cantarini, ma saranno soprattutto suoi scolari e seguaci, in particolare Lorenzo Pasinelli e gli allievi di questo, Donato Creti e Giovan Gioseffo Dal Sole, a trasformare questa pratica in una formula fortunata e sistematica. È proprio al Dal Sole che va restituita l’opera in esame e va inserita in quel nutrito gruppo di dipinti eseguiti a chiaroscuro dai toni bruni o grigi su della carta riutilizzata, stampata su due colonne con testo in latino. Molti di questi provengono dalla collezione del Barone Koenig-Fachsenfeld e a loro volta provenienti dalla collezione del pittore bolognese Francesco Giusti (1752-1828). Il dipinto proviene dalla nobile casata dei Cenci-Bolognetti e la sua commissione si deve senz’altro al ramo romano dei Bolognetti, nelle figure di Paolo e del figlio Ferdinando, che allo scadere del Seicento avviarono una serie di committenze ai migliori artisti del momento per incrementare la collezione d’arte e decorare i palazzi romani e il feudo di Vicovaro, acquistato dagli Orsini nel 1693. Tra i documenti e i conti di famiglia compare proprio il nome di Giovan Gioseffo Dal Sole a conferma dei rapporti intercorsi tra la famiglia e il pittore, soprattutto a conferma ulteriore dell’autografia del monocromo qui discusso (C.Mazzarelli e F.Mercorelli, Palazzo Cenci Bolognetti al Gesù, Campisano Editore, 2012, p.87).

Technique: Olio a chiaroscuro su carta stampata (applicata su tela)
Size: cm39x26

Particolare scrivania a due corpi a rullo

Particolare scrivania a due corpi a rullo lastronata in legno di noce, parte superiore con sei cassettini laterali, uno sportello, quattro cassetti frontali e paraste laterali intagliate a putti, calatoia con all'interno 15 cassettini e vani a giorno, due cassetti inferiori, quattro gambe mosse. cm175x157x72

Antonio Corpora

 ( TUNISI  1909   -  ROMA  2004  )

Bastimento in disarmo, 1990

Bastimento in disarmo, 1990, con cornice. Allegata autentica su foto dell'artista datata 15-6-1990

Technique: Acrilico su tela
Size: cm100x81

Giambettino Cignaroli

 ( VERONA  1706   -  1770  )

Madonna col Bambino, Sant’Anna e San Giovannino

Madonna col Bambino, Sant’Anna e San Giovannino. Il dipinto costituisce una replica del monumentale dipinto eseguito nel 1754 per la chiesa di Santa Barbara ( Salesas Reales) a Madrid richiesto dalla Regina Maria Barbara di Braganza (1711-1758), moglie di Ferdinando IV di Spagna. Dell’opera si conosce una ulteriore versione autografa in piccolo esitata presso Monaco, Hampel, il 24 settembre 2020 (già Colonia, Lempertz, 30 maggio 2020) che in questa sede si ricollega al modelletto inviato alla regina come ricordato dal Cignaroli in una lettera del 3 febbraio 1759, creduto oggi disperso. Il dipinto eseguito per la chiesa madrilena è annoverato tra uno dei capolavori del pittore e venne considerata dalla critica dell’epoca la migliore opera tra tutte le altre pale d’altare commissionate per la nuova chiesa ai pittori più importanti del momento (Marcantonio Franceschi, Solimena, Corrado Giaquinto, etc.). Giambettino Cignaroli ed è da annoverare come il più importante artista del Settecento veronese le cui opere furono richieste dai più importanti reali e dignitari europei del Secolo.

Technique: Olio su tela
Size: cm172x180

Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren

 ( SANTIAGO DEL CILE  1911   -  CIVITAVECCHIA  2002  )

Composizione, 1969

Composizione, 1969, con cornice. Allegata autentica su foto ed expertise dell'Archivio Generale dell'Opera di Matta Germana Ferrari al n. d'archivio 69/136

Technique: Olio su tela
Size: cm34x26,4

Lucrezia Cutrufo

 ( NOTO  1960  )

Sant' Antonio da Padova - ritratto-, 2019

Sant' Antonio da Padova - ritratto-, 2019 Lucrezia CUTRUFO vive a Roma, dove si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. E’ nata nella settecentesca e barocca Noto, nella Sicilia Orientale. Sua maestra di pittura è stata la madre, allieva, in Toscana, della pittrice dei butteri Graziella Battigalli detta “Nerina la Maremmana”. Partendo dall’acquarello, l’Artista ha attraversato sperimentazioni di altre tecniche, matita, carboncino, tempera, fino all’olio. Successivamente, ha abbandonato l’arte figurativa per esprimersi nella pittura informale. Nel Luglio 2016 ha fondato una corrente dello Spazialismo che ha definito “Spazialismo dell’Anima” perché aggiunge una quarta dimensione alle tre già indicate da Fontana negli anni Quaranta del Novecento, la dimensione trascendente, espressa concretamente nei cristalli che riflettono luce. Più propriamente, i cristalli danno visibilità all’animo umano che rifrange la Luce di Dio nella misura relativa alla natura, e fede e volontà, di ciascuno. Questa teoria “teocentrica” è frutto e sintesi della formazione spirituale dell’Artista maturata in ambiente cattolico (dalle famiglie di origine agli studi in uno storico Liceo Classico di Noto già Collegio di Gesuiti, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma dove si è laureata, al cammino spirituale percorso nella Chiesa cattolica) e della sua formazione teologica maturata attraverso lo studio dei testi del Cardinale Ratzinger, poi di Benedetto XVI, e della Teologia Morale presso la Pontificia Università Gregoriana, dei Gesuiti. La Mostra-Manifesto dello Spazialismo dell’Anima, svoltasi in Vaticano nel giorno della Candelora 2017, ha avuto ampia risonanza sulla stampa cartacea e nel web. L’Artista ha esposto la sua teoria dello Spazialismo dell’Anima mediante la stesura di due Manifesti: il primo, pubblicato nel Febbraio 2017 e sottoscritto da un gruppo di intellettuali, critici d’arte, teologi, politici e collezionisti d’arte, svela il tramite con cui le impressioni spirituali sono riversate sulla tela con colori e luce; il secondo, pubblicato nel Maggio 2023, esplicita lo sviluppo naturale della teoria di base, evoluta nella realizzazione di “ritratti spirituali”. Le OPERE dello Spazialismo dell’Anima sono state ESPOSTE presso: - Galleria la Pigna, Città del Vaticano, Mostra-Manifesto 2-6 Febbraio 2017 - Galerie Mona Lisa, Paris, 15-23 Febbraio 2017 - Galerie Pinna, Berlin, 11-21 Febbraio 2017 - Altare della Patria (Vittoriano, Ala Museo Brasini), Roma, Esposizione Triennale di Arti Visive, 25 Marzo-21 Aprile 2017 - Grand Palais, Paris, Art Capital, 12-17 Febbraio 2019 - Carrousel du Louvre, Paris, 18-20 Ottobre 2019 - “Arte Padova”, Padova, 30^ Mostra Mercato Arte Moderna e Contemporanea, 14-18 Novembre 2019 - Espace Fontvieille, Monaco, 21-23 Agosto 2020 - International Art Contest “Art e VirTus”, Mostra virtuale, 2nd Edition 2021 PREMI: - Grand Prix Paris Saint Germain de Prés, Paris, 15 Febbraio 2017 (consegnato in Vaticano dal Soprano Chiara Taigi) - Grand Prix des Beaux Arts de Paris, Paris, 12 Febbraio 2019 CATALOGHI: - Catalogo dell’Esposizione Triennale Arti Visive 2017, opera-prima dello Spazialismo dell’Anima “Contemplazione” in copertina - Atlante dell’Arte Contemporanea 2021, Ed. De Agostini, pgg.855-856 - Atlante dell’Arte Contemporanea 2024, Ed. Giunti, con il patrocinio del Metropolitan Museum di New York, pag.769

Technique: Tecnica mista su tela (olio, acrilico e cristalli)
Size: cm60x30

Cajetan Roos o Gaetano Rosa

 ( ROMA  1690   -  VIENNA  1770  )

Scena di combattimento tra cani e cinghiale

Scena di combattimento tra cani e cinghiale. Allegata perizia di Maurizio Marini datata 22/VI/1982 con attribuzione ad Alexandre Desportes. Cajetan Roos, insieme al fratello Jacob, detto Rosa da Napoli (1682 - notizie fino al 1730), seguì le orme padre Philipp Peter detto Rosa da Tivoli, in seno al filone pittorico dedicato a soggetti pastorizi che li accumunava anche a Domenico Brandi. Tuttavia Cajetan approfondì il tema delle cacce dando vita a numerose composizioni di cacce al cervo, al cinghiale, al toro e all’orso, tutte quante eseguite con un fare sciolto e con una paletta rischiarata rispetto agli esemplari paterni. Il nostro dipinto trova significativi punti di riscontro con l’opera firmata esitata a Vienna presso Dorotheum il 10 giugno 1997.

Technique: Olio su tela
Size: cm74x98

Gianni Asdrubali

 ( TUSCANIA  1955  )

Aggrobland, 1984 ("Stregola"), 1985

Aggrobland, 1984 ("Stregola"), 1985, con cornice

Technique: Acrilico su tela
Size: cm 23x190

Giulio Turcato

 ( MANTOVA  1912   -  ROMA  1995  )

Via Lattea, 1970

Via Lattea, 1970, con cornice. Allegata autentica su foto dell'Archivio Giulio Turcato al N° Archiviazione: C1082932648 RPost e conferma di autenticità da parte dell' Archivio Giulio Turcato

Technique: Olio e tecnica mista su tela
Size: cm70x90

Lucrezia Cutrufo

 ( NOTO  1960  )

L'Amor che move il sole e l'altre stelle, Spirito Santo, 2017

L'Amor che move il sole e l'altre stelle, Spirito Santo, 2017 Lucrezia CUTRUFO vive a Roma, dove si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. E’ nata nella settecentesca e barocca Noto, nella Sicilia Orientale. Sua maestra di pittura è stata la madre, allieva, in Toscana, della pittrice dei butteri Graziella Battigalli detta “Nerina la Maremmana”. Partendo dall’acquarello, l’Artista ha attraversato sperimentazioni di altre tecniche, matita, carboncino, tempera, fino all’olio. Successivamente, ha abbandonato l’arte figurativa per esprimersi nella pittura informale. Nel Luglio 2016 ha fondato una corrente dello Spazialismo che ha definito “Spazialismo dell’Anima” perché aggiunge una quarta dimensione alle tre già indicate da Fontana negli anni Quaranta del Novecento, la dimensione trascendente, espressa concretamente nei cristalli che riflettono luce. Più propriamente, i cristalli danno visibilità all’animo umano che rifrange la Luce di Dio nella misura relativa alla natura, e fede e volontà, di ciascuno. Questa teoria “teocentrica” è frutto e sintesi della formazione spirituale dell’Artista maturata in ambiente cattolico (dalle famiglie di origine agli studi in uno storico Liceo Classico di Noto già Collegio di Gesuiti, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma dove si è laureata, al cammino spirituale percorso nella Chiesa cattolica) e della sua formazione teologica maturata attraverso lo studio dei testi del Cardinale Ratzinger, poi di Benedetto XVI, e della Teologia Morale presso la Pontificia Università Gregoriana, dei Gesuiti. La Mostra-Manifesto dello Spazialismo dell’Anima, svoltasi in Vaticano nel giorno della Candelora 2017, ha avuto ampia risonanza sulla stampa cartacea e nel web. L’Artista ha esposto la sua teoria dello Spazialismo dell’Anima mediante la stesura di due Manifesti: il primo, pubblicato nel Febbraio 2017 e sottoscritto da un gruppo di intellettuali, critici d’arte, teologi, politici e collezionisti d’arte, svela il tramite con cui le impressioni spirituali sono riversate sulla tela con colori e luce; il secondo, pubblicato nel Maggio 2023, esplicita lo sviluppo naturale della teoria di base, evoluta nella realizzazione di “ritratti spirituali”. Le OPERE dello Spazialismo dell’Anima sono state ESPOSTE presso: - Galleria la Pigna, Città del Vaticano, Mostra-Manifesto 2-6 Febbraio 2017 - Galerie Mona Lisa, Paris, 15-23 Febbraio 2017 - Galerie Pinna, Berlin, 11-21 Febbraio 2017 - Altare della Patria (Vittoriano, Ala Museo Brasini), Roma, Esposizione Triennale di Arti Visive, 25 Marzo-21 Aprile 2017 - Grand Palais, Paris, Art Capital, 12-17 Febbraio 2019 - Carrousel du Louvre, Paris, 18-20 Ottobre 2019 - “Arte Padova”, Padova, 30^ Mostra Mercato Arte Moderna e Contemporanea, 14-18 Novembre 2019 - Espace Fontvieille, Monaco, 21-23 Agosto 2020 - International Art Contest “Art e VirTus”, Mostra virtuale, 2nd Edition 2021 PREMI: - Grand Prix Paris Saint Germain de Prés, Paris, 15 Febbraio 2017 (consegnato in Vaticano dal Soprano Chiara Taigi) - Grand Prix des Beaux Arts de Paris, Paris, 12 Febbraio 2019 CATALOGHI: - Catalogo dell’Esposizione Triennale Arti Visive 2017, opera-prima dello Spazialismo dell’Anima “Contemplazione” in copertina - Atlante dell’Arte Contemporanea 2021, Ed. De Agostini, pgg.855-856 - Atlante dell’Arte Contemporanea 2024, Ed. Giunti, con il patrocinio del Metropolitan Museum di New York, pag.769

Technique: Tecnica mista su tela (olio su tela, con cristalli)
Size: cm50x50

Orologio da polso al quarzo di marca Cartier Panthère in oro giallo 18Kt

Orologio da polso di marca Cartier Panthère in oro giallo 18Kt, movimento al quarzo, cassa mm28, vetro zaffiro, numeri romani, completo di scatola originale. Anni '90 (da revisionare)

Cerchia del Maestro dei Giocatori (Attivo a Roma nel 1620-30)

Scena d'interno a luce di candela con giocatori di carte; scena d'interno a luce di candela con personaggi che stipulano un contratto

Giocatori di morra e giocatori di carte., con cornici. Allegata perizia di Maurizio Marini con attribuzione a Trophine Bigot (1579-1650) La coppia di opere è da ricollegare alla cerchia dell’anonimo pittore denominato Maestro dei giocatori, namepiece dovuto alla coppia di opere già a Roma presso la Galleria Gasparrini raffiguranti dei Giocatori di Carte e dei Gocatori di Morra. Il pittore, probabilmente originario dei Paesi Bassi ed operante in Italia nella prima metà del Seicento, mostra nella sua ampia produzione di opere una forte influenza di Cecco del Caravaggio e di Tommaso Salini.

Technique: Coppia di dipinti ad olio su tela
Size: cm98x145

Automobile Mercedes, modello 350 SL R 107 del 1973 con certificato ASI

Automobile di marca Mercedes, modello 350 SL R 107 del 1973, completa di documenti e della certificazione ASI datata Forlì 27/11/1979 (marciante)

Pier Leone Ghezzi

 ( ROMA  1674   -  1755  )

Ritratto di Monsignor Giorgio Bolognetti

Ritratto di Monsignor Giorgio Bolognetti (Roma, 1595-1686), con cornice coeva. I Bolognetti è una antica famiglia senatoriale che, soprattutto nel corso del XVI secolo, aveva assunto un posto di rilievo nella vita politica, culturale e letteraria nella città di Bologna. Il ramo bolognese della famiglia continuò a mantenere il suo prestigio nel corso di tutto il XVII e XVIII secolo e il suo nome è affiancato, nelle fonti dell’epoca, a quello di pittori quali Ludovico e Annibale Carracci e Guido Reni. Per il ramo romano fu il cavaliere Giovan Battista Bolognetti (morto nel 1627) ad avere un ruolo cardine come capostipite della famiglia, nella definizione del prestigio del casato nella capitale pontificia. Si deve al figlio maggiore Giorgio, ritratto nel dipinto qui in esame, la continuazione di questo consolidamento nel tessuto romano. Ricco e ben inserito nell’ambiente curiale della città, monsignor Giorgio si prodigò in opere di carità ma soprattutto egli fece in modo che il legame della famiglia Bolognetti e la città papale non si interrompesse alla sua morte. Stabilitosi definitivamente a Roma nel 1660, acquisto nel 1683 un censo sul palazzo già Bigazzini in “platea S.Marci” (piazza Venezia), residenza di prestigio destinata a diventare il salotto dell’aristocrazia romana. In questa dimora i Bolognetti continuarono ad abitare fino al 1807 quando Girolamo Cenci-Bolognetti fu costretto a venderla ai Torlonia. Per il dipinto in esame l’autografia a Pier Leone Ghezzi è stata confermata oralmente da Anna Lo Bianco all’attuale proprietà e costituisce un ritratto postumo raffigurante il Monsignore che tiene in mano una missiva con un riferimento a Parigi. In questa città il Bolognetti era stato inviato tra il 1634 e il 1639 per chiedere al re l'espulsione degli eretici da Pinerolo e dalla diocesi di Saluzzo e in generale monitorare l’alleanza stabilitisi negli ultimi anni tra la Francia e le potenze protestanti, che avrebbero potuto provocare all'interno del paese una reviviscenza del movimento calvinista. Il Ghezzi fu un abile ritrattista e la sua attività in questo campo fu particolarmente apprezzata per la sua vena informale e realistica. Stupisce infatti nel vasto repertorio di effigiati ritratti il carattere veramente fotografico della ripresa, sempre realistica e sintetica, che accentua gli elementi di somiglianza per una maggiore aderenza dell'immagine al personaggio ritratto. Questo stile così personale e inconsueto gli deriva dalla pratica della caricatura alla quale il Ghezzi si dedicò parallelamente alla pittura, lungo tutto l'arco della sua carriera, a cominciare dagli anni giovanili. In questa sua ampia produzione di schizzi è significativo ricordare tre caricature rappresentanti tre membri della famiglia Bolognetti, a conferma dei rapporti intercorsi tra il pittore e la famiglia: Andrea (1722), Mario (1724) e Giacomo (1744). La famiglia Bolognetti intreccio numerosi rapporti con gli artisti più in voga in città ed oltre a Pier Leone Ghezzi commissionò ritratti ad Antonio David (1680-1738) - che ritrasse Maria Costanza Bolognetti – a Sebastiano Ceccarini (1703-1783) - che ritrasse il cardinale Mario Bolognetti - ed a Giacomo Triga (1674-1746).

Technique: Olio su tela
Size: cm98x73

Cristo crocifisso in bronzo patinato

Cristo crocifisso in bronzo patinato. Italia, sec. XIX. cm20x14