Scuola lombarda del sec. XVII
Ecce Homo o Cristo in croce
Ecce Homo o Cristo in croce, con cornice. L’opera in esame trova un immediato riscontro nella tela conservata nella Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo, nota attraverso una fotografia Brogi di inizio Novecento su cui è riportato, nella parte sottostante riservata alle informazioni concernenti l’opera, il nome del Correggio come ipotetico autore, mentre nell’Archivio Alinari che conserva l’immagine fotografica essa è archiviata (Fondo Brogi, n.11377) come opera del Guercino. Non sono presenti riferimenti critici a giustificazione di tali attribuzioni e nelle più aggiornate pubblicazioni di suddetti artisti non si trovano menzioni di tale dipinto. Chi scrive conosce un' altra versione
in collezione privata romana (Tela, cm 30x20 circa). L'opera ben rappresenterebbe il prodotto della cultura lombarda del XVII secolo, portatrice di quel rapporto dolore-piacere, estasi- voluttà che sarà tanta parte del clima artistico milanese del Seicento e con cui si confrontarono i maggiori pittori attivi al secolo: Giovanni Battista Crespi detto il Cerano (1575-1632),Daniele Crespi (1600-1630) e Francesco Cairo (1607-1665). Il volto del Cristo, dalla fisionomia affilata e scavata, è reso con una violenza torbida, caratterizzata da un solitario e angoscioso colloquio con la morte, e risulta prossima agli esempi di Daniele Crespi carichi di patetismo interiorizzato.
Tecnica: Olio su tavola
Dimensioni: cm30x23
Base d'asta € 1.200